Le Origini
La pesca alla bolognese trova le sue origini subito dopo la seconda guerra mondiale, in Emilia Romagna, è uno stile che può essere praticato in ogni luogo, che sia una foce, fiume, lago o mare, al momento della stesura di quest’ articolo, è ritenuta una delle pesche più praticate in Italia, ha un costo irrisorio ed un immediato intervento pratico dando tra l’ altro molti frutti, a modesto parere personale dovrebbe essere il primo stile da affrontare, in quanto, per arrivare al successo nella pesca alla bolognese, necessitiamo di svariati accorgimenti, dalla prresentazione dell esca al controllo delle correnti, che ci imporrano anche un tipo di pasturazione adeguato, permettendoci cosi di avere una chiara visione di ciò che succede nel nostro fondale marino, e nel caso affronteremo stili diversi saremo molto avvantaggiati, una variante sarebbe l’ inglese, che differisce dalla bolognese solo perchè ci consente di utilzzare galleggianti piu importanti ma scorrevoli, dandoci cosi la possibilità di lanciare la nostra esca più distante, a profondità più importanti, oltre determinati ostacoli o in punti specifici.
Come si pesca?
E’ inutile dirlo, ogni canna ha la sua pesca e per la bolognese o inglese non si fanno eccezioni, è palese che non necessiteremo di una canna da spinning surfcasting o altra tecnica, certo, è chiaro che come tutti gli stili di pesca, una canna non è altro che l’ estensine del braccio, dunque, per la golognese sono state previste e costruite canne apposite, che partono dai 5 metri di lunghezza a finire “idealmente” ai 9 metri. Infatti tutto dipende dal fondale, in quanto, non andremo mai a pescare in un fondale più profondo della lunghezza delle canne, e se proprio vorremo farlo, alla nostra canna attaccheremo un galleggiante scorrevole et voilà, cambieremo da bolognese ad inglese in un istante.
Questa tecnica è davvero particolare, è molto semplice quanto difficile, prevede, una canna “idealmente” fino a 9 metri di lunghezza partendo dai 5 metri, ed un mulinello che se vogliamo esagerare, arriva a 4000 di dimensioni del diametro, dove alla lenza madre alloggeremo un galleggiante, una spallinata ed un terminale, e per richiamare il pesce potremo utilizzare delle pasture, come esche, beh, non ci sono limiti, l’ importante e che non siano piu pesanti dei galleggianti che montiamo, anche se attualmente il bigattino la sa davvero lunga.