In pochi e semplici passaggi vi spiegheremo come fare la vostra birra fatta comodamente a casa, per proseguire necessitiamo di pochi strumenti ma essenziali, che possono essere acquistati su numerosi siti, nello specifico necessitiamo di un kit, tuttavia potremmo fare delle aggiunte, personalmente ho iniziato con 2 fermentatori, l’ ideale “il mio ideale” sono 5 fermentatori, poichè i tempi di attesa sono abbastanza tediosi.

Gli strumenti

Nel dettaglio necessitiamo di:

  • 2 fermentatori con tappo a chiusura ermetica e foro per il rubinetto
  • 2 gorgogliatori
  • 2 termometri adesivi
  • 2 rubinetti per fermentatori
  • 1 travasatore per la birra
  • 1 densimetro
  • bottiglie e tappi a corona “assicuratevi che il diametro dei tappi vada bene per le vostre bottiglie
  • misurini per la gasatura
  • 1 paletta per la birra
  • 1 spazzolino lavabottiglie
  • 1 tappatrice “Tassativamente a colonna è l’unica che funziona a dovere
  • 1 avvinatore
  • 1 confezione di metabisolfito
  • 1 confezione di malto amaricato
  • 1 kg di zucchero

Oddio quante cose, ma niente paura, comprando un kit troverete tutto all interno, l’ unica cosa da comprare a parte sono le bottiglie.

Procedimento

La base essenziale per una buona riuscita della birra è lavorare nel pulito, la sanificazione di ogni singolo attrezzo è davvero essenziale da non prendere sottogamba assolutamente, cominciamo dunque con la pulizia:

Pulizia e Sanificazione

  • Prendiamo tutti i singoli pezzi e laviamoli con il detersivo per i piatti come faremmo normalmente, prendiamo poi una ciotola abbastanza ampia, mettiamo 2 o 3 litri di acqua ed aggiungiamo il metabisolfito nelle quantità indicate sulla confezione,  “mediamente 3 cucchiaini rasi per ogni litro” e mescoliamo il tutto, aggiungiamo poi tutti i pezzi piccoli lavati precedentemente lasciandoli a bagno, “rubinetti gorgogliatori ecc ecc“.

Montaggio

  • Ora che i nostri attezzi sono lavati e sanificati, colleghiamo i rubinetti ai fermentatori, assicuriamoci che siano chiusi, inseriamo sempre 2/3 litri di acqua nei fermentatori, dunque il quantitativo necessario di metabisolfito, tappa ermeticamente il fermentatore ed agitalo per 2 o 3 minuti, in questo modo, sanificherai tutta la parte interna dei tuoi fermentatori, quando hai finito, lascia tutto tappato non aprire i fermentatori.

Cottura

  • Prendi adesso 2 pentole, in una porti ad ebollizione l acqua, “anche da rubinetto”, l’ altra pentola più capiente “5 litri e sufficente“, metteremo 3 litri di acqua e la porteremo sempre ad ebollizione. nella pentola piccola immergeremo la lattina di malto amaricato, capovolgendola ogni tanto per ammorbidire il malto nella confezione, nella pentola grande inseriremo il malto contenuto nella lattina.
  • Se l’ acqua per la birra è in ebollizione, con l’ aiuto di un apriscatole “sanificato”, aprite la lattina e con l’aiuto della paletta per la birra, versate tutto il contenuto nella pentola, “attenzione al malto sui bordi della lattina che spesso rimane appiccicato“, amalgamate tutto per un paio di minuti, aggiungete ora 1 kg. di zucchero, ricordandovi di spegnere la fiamma continuando a mescolare per ancora qualche minuto in modo da far sciogliere lo zucchero.
  • Svuota adesso un fermentatore, prestando attenzione a non contaminare con le mani le parti interne del fermentatore, il tappo del fermentatore, e tutte le parti in cui, la nostra birra andrebbe a contatto, sgocciolate per bene in modo da eliminare dal secchio e dal tappo tutto il metabisolfito.
  • Ritorna ora alla pentola dove hai versato il malto, e svuota tutto il contenuto nel fermentatore, aggiungi acqua fino al raggiungimento della dose scritta nelle istruzioni del malto, solitamente 23 litri, assicurati che la temperatura sia al di sotto dei 30°, in tal caso, versa il lievito e mescola per un 5 minuti.

Prima Fermentazione

  • Ora, dal rubinetto versa nel tubo del densimetro la birra ottenuta, “mosto” ed inserisci il densimetro nel tubo segnandoti l’ OG “original gravity” sarebbe lo zucchero presente nel nostro mosto, “nelle istruzioni del malto troverete anche i parametri dell’ “OG” giusti da raggiungere” tappa adesso il fermentatore, riponilo in un posto tranquillo dove c’ è poca luce, ed in un posto possibilmente sopraelevato, ruota il rubinetto verso l’ alto, e versa dell’ alchol puro all’ interno, sia del rubinetto, che nel gorgogliatore, fino alle tacche presenti su di esso.

Travaso

  • Attendiamo 1 settimana, verifichiamo dunque il nostro “og” di quanto è sceso, se siamo vicini ai 1010 siamo pronti per il travaso, procediamo dunque come gia visto in precedenza, e cioè, rilaviamo l’ altro fermentatore, sanifichiamolo, e colleghiamoli entrambi dal rubinetto col tubo per travasare, questo procedimento è un po particolare, va fatto sempre con le attenzioni del caso, mantenendo il tutto sanificato, il fermentatore col mosto, posto in alto, su un tavolo, il fermentatore che riceve, sul suolo, mantenendolo un poo inclinato dal lato del rubinetto in modo da evitare lo splash eccessivo dell’ entrata della birra, superato il livello del rubinetto potremo appoggiare normalmente il fermentatore a terra, finito il travaso chiudere il rubinetto, tappare ermeticamente, e lasciare riposare per altri 10 giorni. In questo modo abbiamo anche filtrato un po la nostra birra, e nelle bottiglie avra meno sedimenti o comunemente chiamata “posa”.

Imbottigliamento

  • Trascorsi i 10 giorni, misuriamo ancora l’ “og”, e se ce lo consente potremo imbottigliare, dando luogo alla terza fermentazione, anche detta “carbonazione“, qui avviene il miracolo delle bollicine, laviamo tutte le nostre bottiglie e i tappi, inseriamo nell’ avvinatore acqua e metabisolfito sempre seguendo le dosi consigliate, e premendo la bottiglia sull’ avvinatore creeremo un getto d’ acqua che sanifica la nostra bottiglia, poniamolo sullo scola bottiglie precedentemente sanificato. Una volta che tutte le nostre bottiglie sono pronte, inseriamo in ognuna lo zucchero necessario, col dosatore in base alle indicazioni riportate sulla confezione del malto, riempiamo le bottiglie di birra, tappiamo, ed attendiamo almeno 1 mese, possiamo dunque procedere al primo assaggio.